Massimo Valente, Chief Operating Officer
Nell’edizione 2020 del salone Simac Tanning Tech, ROTACOAT (società pisana con sede operativa nel Vicentino) ha presentato un’innovativa gamma di macchine, frutto di un approccio originale.
È una novità assoluta quella presentata nell’edizione 2020 del salone Simac Tanning Tech, dalla ROTOCOAT, la società con sede legale a Pisa e con sede operativa a Monte di Malo, in provincia di Vicenza. In Fiera a Milano, lo scorso febbraio, l’azienda ha presentato la sua nuova gamma di macchine per rifinizione a rullo frutto di un approccio completamente originale. ROTACOAT è una start-up innovativa la cui fondazione, avvenuta nel 2019, trova la sua ragione di esistere nell’estrema variabilità dell’articolistica che richiede continue innovazioni alle moderne macchine spalmatrici a rullo e un adattamento continuo ad applicazioni sempre nuove.
Abbiamo incontrato Massimo Valente, professionista molto conosciuto a livello internazionale che opera da oltre 30 anni ai massimi livelli della tecnologia conciaria e adesso Chief Operating Officer di ROTACOAT”: ”In questa rassegna fieristica abbiamo portato la prima macchina del modello J1, per il quale si tratta di un debutto assoluto. ROTACOAT rappresenta essenzialmente un condensato di concetti proiettati verso il decennio appena iniziato e i suoi nuovi modelli J1 presentano tutte le caratteristiche necessarie e offrono tutte le migliorie indispensabili a far fare un netto salto generazionale all’attuale tecnologia applicata alle macchine tamponatrici a rullo”.
Ma in cosa consiste questa tecnologia legata ad nuovo approccio alla rifinizione a rullo? “Le macchine J1 sono state progettate per applicare in maniera efficiente e molto uniforme in reverse una grande varietà di prodotti chimici per la rifinizione: tra queste resine per l’impregnazione e ingrassi con olii e cere, sia a caldo che a freddo, prodotti molto viscosi come filler, stucco e pre-fondi sia su pelli smerigliate che pieno fiore e croste, pigmenti di tutti i tipi, anche schiumati, per fondi e coperture e fissativi a base acqua. La lunga esperienza maturata sul campo dai tecnici e progettisti di questa iniziativa ha dato loro la possibilità di dimostrare che quello che esiste può sempre essere migliorato”.
“Con le macchine della gamma J1 – conclude Valente, è possibile rifinire in reverse pelli ovicaprine, mezze bovine, croste e pelli intere e coprire la pressoché totale varietà degli articoli, anche quelli più morbidi, sin da spessori molto fini (0,4 mm) per abbigliamento, articoli di arredamento e interni automotive fino ad articoli di spessore più sostenuto per calzatura e pelletteria. Tali macchinari sono in grado di spalmare uniformemente in reverse da pochissimi grammi al piede quadro di prodotto fino a quantità molto rilevanti (fino anche a 50 g/p.q.) in un solo passaggio, dove necessario”.