Schmid, Il successo del nuovo corso

La Schmid di San Giuliano Milanese ha rilanciato il marchio dal ruolo storico nella supply chain della moda e del lusso. Innovazione e sostenibilità le parole chiave del nuovo assetto organizzativo

Converter di eccellenza nel settore dei tessuti e semilavorati per la realizzazione di calzature e articoli di pelletteria, Schmid rappresenta un attore fondamentale della catena di fornitura italiana ed estera nell’universo della moda e del lusso. L’intera quota azionaria è oggi nelle mani di tre figure professionali che ben si integrano nel rispetto dei relativi ambiti di competenza: il cavaliere del lavoro Mario Boselli, l’avvocato Giorgio Iacobone e il dottor Valerio Baiardo, direttore generale e promotore del nuovo corso intrapreso dalla storica azienda dopo un periodo critico esacerbato dagli effetti della pandemia. All’ultima edizione di Lineapelle, Valerio Baiardo fa il punto sui primi risultati raggiunti e le sfide per il futuro.
Valerio Baiardo, quali buone notizie ha portato con sé la partecipazione di Schmid alla scorsa edizione di Lineapelle?
“Il 2022 è partito alla grande. Giunti da un 2020 horribilis, nel 2021, pur avendo ancora sofferto per il prolungarsi dei lockdown, siamo tornati in attivo in termini di EBITDA. Abbiamo rilevato un cambio di passo tra gennaio e febbraio di quest’anno, con dati clamorosi seppur non ancora ai livelli del 2019. In fiera abbiamo riscontrato una presenza fortemente declinata nel segno della qualità, sebbene non equiparabile in termini numerici a quella degli anni d’oro”.
Quali sono le ragioni di tali risultati?
“Innanzitutto Schmid è un’azienda storica importante che beneficia di una catena di fornitura completamente made in Italy, punto di forza centrale in un periodo economico sempre più basato sulla rapidità produttiva nel rispetto della qualità. Dopo aver garantito la solidità finanziaria della società, assorbendo il debito e deliberando un consistente aumento di capitale, abbiamo messo mano al catalogo prodotti rinnovando e ampliando l’offerta. Oggi l’impossibilità di pianificare il lavoro sul lungo termine ha ridotto il lead time a 4/6 settimane: ecco allora che abbiamo cercato di garantire continuità e stabilità allo stoccaggio, gestendo efficacemente l’assortimento degli articoli base nei colori più richiesti”.
Quali innovazioni di prodotto avete introdotto?
“Abbiamo avviato una collaborazione con Directa Plus, uno dei maggiori fornitori al mondo di composti a base di nanopiastrine di grafene per l’applicazione su diversi supporti tessili, che ci consentirà di rivoluzionare le prestazioni di alcuni dei nostri prodotti destinati ai settori calzaturiero e pellettiero. L’azienda italiana quotata sul mercato AIM della Borsa di Londra dispone di un processo tecnologico unico e brevettato, completamente basato su trasformazioni fisiche anziché chimiche. Le straordinarie proprietà termiche, antibatteriche, idrofobiche ed elettrostatiche tipiche del grafene rendono le miscele Directa Plus identificate dal marchio G+® ideali per l’impiego nei materiali per fodere e tomaie. L’unico limite risiede nella disponibilità di colori, le cui tonalità, rimandando alla grafite, spaziano esclusivamente dal grigio al nero”.
In materia di organizzazione interna, quali aspetti avete cercato di valorizzare?
“Siamo intervenuti su diversi fronti. Stiamo sviluppando programmi di partnership con i fornitori, perché oggi la preoccupazione maggiore di ogni impresa è vivere nell’incertezza. Abbiamo sostenuto il rientro in azienda di Silvio La Cava, Operation Director dotato di ottime competenze tecniche. Per migliorare la collezione dal punto di vista propositivo ci siamo affidati alla consulenza di un ufficio stile esterno. Con l’obiettivo di espanderci all’estero, abbiamo allargato la rete vendita con nuovi agenti per il Portogallo, la Francia, il Brasile. Internamente ci avvaliamo di una squadra giovane e determinata che opera in un clima di grande collaborazione”.
Come procedono gli investimenti in sostenibilità?
“Stiamo sviluppando un tessuto in rete sostenibile, realizzato con il 60% di nylon riciclato. Abbiamo conseguito la certificazione GRS-Global Recycle Standard per una dozzina di articoli che presentiamo in una cartella dedicata. Per ottenere risultati concreti e riscontri positivi è necessario saper individuare e anticipare le tendenze e le evoluzioni del settore: grazie alla nostra capacità di innovare e di andare incontro alle richieste di personalizzazione del prodotto abbiamo riallacciato i rapporti con i maggiori top brand della moda e del lusso”.

www.schmid.it

Valerio Baiardo, direttore generale di Schmid