Siamo Bata Industrials, produttori di scarpe da lavoro

Il colosso mondiale, che vanta 35 mila dipendenti, produce scarpe di sicurezza dal 1970: attualmente una delle linee più vendute è rappresentato dalla linea Radiance

C’è anche il mondo della sicurezza tra i comparti principali del Gruppo Bata, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di calzature. Fondata nel 1894 da Thomas Bata, l’azienda, che ha sede centrale a Losanna (Svizzera) opera capillarmente in oltre 70 Paesi dei 5 continenti attraverso società controllate dalla capogruppo di proprietà della famiglia Bata ed una rete di circa 5.800 punti vendita. Il gruppo vanta in tutto il mondo 35 mila dipendenti e vende una media di 1 milione di paia di scarpe al giorno. La produzione del colosso mondiale è divisa in tante aree del continente, con impianti di proprietà (soprattutto in Olanda, Australia e Sudamerica e Sudafrica) ma anche presso terzisti. In Italia BATA rappresenta il marchio leader del settore con oltre 240 negozi gestiti direttamente e in franchising e lo shop online bata.it.
Con Giuseppe Pistillo, responsabile ricerca e sviluppo Europa del Gruppo, abbiamo analizzato il settore legato alle scarpe da lavoro e di protezione, denominato Bata Industrials, con sede principale a Best (Olanda).
“Il settore Safety – spiega Pistillo – è una branchia importante del Gruppo, di proprietà e ancora oggi gestito dagli eredi della famiglia fondatrice. BATA Industrials è nata negli anni 60, non si tratta dunque di un progetto nuovo, anche se da allora sono stati notevoli i passi in avanti, con continue evoluzioni alla ricerca del massimo del confort e della sicurezza. In questo settore facciamo ogni tipo di calzatura, coprendo tutti i fabbisogni degli utilizzatori finali. Per fare questo c’è bisogno di una gamma molto ampia, che noi con il tempo abbiamo allestito proprio per poter rispondere ad ogni tipo di richiesta. Attualmente il nostro punto di forza è rappresentato dalla collezione Bata Radiance Vigor, che rispecchia la logica e la filosofia della casa madre, che rappresenta il top di gamma molto richiesto sul mercato da alta fascia. Oltre all’utilizzo del sistema BOA tutta la nostra linea vanta una tecnologia avanzata all’interno dell’intersuola, con uno speciale compound, che abbiamo chiamato 3B-Motion Technology, che garantisce vari vantaggi, tra cui un buon effetto contro la stanchezza della calzata, fondamentale nel settore scarpa da lavoro. Inoltre vanta delle grosse specifiche per quanto riguarda il rebound, caratteristica molto richiesta a livello mondiale”.
Quali peculiarità vantano i modelli Bata Radiance Vigor BOA?
“La caratteristica principale è che si tratta di una calzatura montata con un fondo Evagomma, molto leggera e comoda, metal-free, nelle due versioni previste nella gamma, S3 e S1P con allacciatura con sistema BOA capace di rispondere a standard molto elevati. La prima azienda al mondo ad aver implementato nelle scarpe da lavoro il BOA, ancora oggi il sistema in assoluto più prestigioso e di maggior successo, è stata proprio Bata. La scelta di restare fedeli a questa partnership non è tanto una questione di brand, ma perché è l’unica che, oltre a fornire il sistema di allacciatura, garantisce un sistema completo di fitting. Prima di realizzare il nuovo modello di scarpa da lavoro, l’azienda BOA deve infatti certificare il posizionamento e il materiale della tomaia, per il fatto che questo sistema è stato inventato per eliminare tutti i punti di stress e di pressione provocati dall’allacciatura stessa. Per eliminare tali tensioni, non è sufficiente inserire un rotore e un filo, ma c’è bisogno di studiare il posizionamento e il materiale della calzatura stessa oltre che della suola, ad esempio come reagisce alle sollecitazioni e come flette la scarpa. Tale accordo permette di avere al nostro fianco i consulenti che danno i consigli giusti e ci indirizzano sulla strada migliore: prima di arrivare alla scarpa definitiva sono previsti almeno 2-3 passaggi di prove in laboratorio, nuovi campioni, ulteriori test e così via sino a quando non si è raggiunto il risultato ottimale”.
Come è posizionata Bata per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente?
“Sulla sostenibilità stiamo attuando azioni molto forti a partire dalla produzione, quindi all’interno degli stabilimenti siamo già dotati di distaccanti silicon-free e in generale l’intero Gruppo si sta organizzando per essere il meno impattante possibile, potendo già disporre di tutti i sistemi di risparmio energetico. Anche nell’ambito del “lato prodotto” stiamo producendo collezioni con all’interno prodotti assolutamente ecosostenibili: in generale l’intera gamma vanta soletti di pulizia al 100% riciclati, così come lo sono anche i lacci. Le nuove collezioni che stiamo realizzando contengono sia poliuretani, che sono a base di biomateriale, gomme con percentuali di materiale riciclato superiore al 30%, mentre per quanto riguarda le tomaie ci stiamo dotando di accordi con produttori di tessuti che hanno il più possibile materiali riciclati e certificati GRS. I nostri consumatori sono sempre più consapevoli delle scelte che facciamo e di come tali scelte plasmino il nostro mondo. Crediamo che sia nostro dovere agire come cittadini globali ed utilizzare il nostro marchio per creare un futuro migliore. Ecco perché perseguiamo una strategia integrata basata su tre pilastri fondamentali ed egualmente importanti: pianeta, persone, profitto”.
In particolare cosa significa per voi sostenibilità?
“Integriamo nel nostro sistema di sostenibilità il CSR (Corporate Social Responsability). Non ci limitiamo solo a quella ambientale, ma parliamo di sostenibilità a 360 gradi, non solo facendo dei prodotti o dotandoci di uffici e in generale impianti che siano sostenibili. Altrettanta attenzione è rivolta alle persone, al nostro interno seguiamo delle politiche del lavoro e sociali che sono assolutamente attente a quelle che sono le problematiche di sostenibilità legate ai dipendenti, insomma una politica di attenzione molto attenta. Si tratta di una scelta che sta dando buoni frutti: in uno dei nostri stabilimenti in Australia a risparmio energetico controllato, ad esempio, ci siamo dotati di un impianto di produzione per gli stivali in PVC in cui l’incipit è stato quello di riutilizzare in maniera totale il materiale. La produzione degli stivali con giostre a colata genera degli scarti che vengono recuperati al 100% e vengono reimmessi nel circolo, quindi alla fine non c’è nessun tipo di spreco. In Australia, continente molto attento alla tutela ambientale, questa caratteristica è stata talmente apprezzata che ci hanno spinto ad acquistare un ulteriore impianto per raddoppiare la produzione di questi prodotti”.

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Giuseppe Pistillo, responsabile ricerca e sviluppo Europa Gruppo Bata