SPRAYTECH. L’anno del rilancio nella nuova “casa”

Inaugurata la nuova sede di Gambellara (Vicenza) che garantirà il raddoppio della capacità produttiva. In arrivo ulteriori ingegneri per l’ufficio tecnico

E’ una nuova elegante sede, super-moderna e capace di garantire la massima efficienza della forza-lavoro, il “punto di ripartenza” della SPRAYTECH di Gambellara (Vicenza), comune limitrofo al distretto conciario di Arzignano, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di impianti automatizzati e sistemi destinati alla verniciatura e rifinizione della pelle, con un pacchetto di diversi brevetti depositati. La nuova “casa”, in località Torri di Confine, lungo la regionale verso Verona, è operativa da inizio dicembre 2021, quando è terminato il trasferimento ed è stata avviata l’attività produttiva, estesa su 3.500 mq di laboratorio e 700 mq di uffici, con la possibilità di un’ulteriore espansione in futuro per altri 1.500 mq. A questi vanno aggiunti circa 2.000 mq di piazzale esterno, che garantiscono l’utilizzo di entrate ed uscite indipendenti tra loro, in grado di permettere il carico/scarico di più autoarticolati contemporaneamente, vicino all’area deposito.

“La superficie coperta – ci hanno raccontato Stefano Mastrotto, CEO & Technical Director e Paolo Nizzero, Sales Manager, che abbiamo intervistato a Gambellara – è suddivisa nelle fasi di assemblaggio, carpenteria, manutenzione, verniciatura e collaudi/lavorazioni elettriche, a cui si aggiunge una zona di stoccaggio di 1.200 mq. Lo spazio maggiore riguarda proprio la fase riguardante il montaggio delle linee, che è quello più vasto. L’efficiente struttura, predisposta per l’ottimizzazione dei tempi produttivi anche nella fase di pre-lavorazione garantisce un processo di lavoro fluido ed efficace. Con il cambio di sede nel nuovo stabilimento abbiamo raddoppiato la capacità produttiva”.

Con quale strategia avete proceduto nella realizzazione della nuova sede? “Con una serie di accortezze, a cominciare dal garantire le condizioni migliori di lavoro per gli attuali 31 dipendenti. A livello di organico complessivo prevediamo nel corso del 2022 un’ulteriore crescita, secondo i programmi contiamo di arrivare a fine anno a quota 36. Uno degli obiettivi è l’espansione dell’ufficio tecnico, anche per la parte engineering. Con la produzione che sta andando avanti da sé e l’ambito commerciale che marcia spedito, sfruttare al massimo l’ufficio tecnico significherà lanciare prodotti nuovi e ulteriori soluzioni per le macchine. E proprio da queste nascono le idee per il lanciare le innovazioni”.

Quali sono i punti di forza principali della vostra realtà? “Il fatto che i nostri prodotti identificano al 100% la qualità: ogni componente è infatti marchiato SPRAYTECH, dalla pistola automatica alla linea completa, inoltre garantiamo l’assemblaggio e collaudo con tecnici specializzati. Un’altra importante prerogativa è l’assistenza e la manutenzione ad ogni livello, potendo disporre di oltre 10 mila codici di ricambistica a magazzino; molto spesso lo facciamo anche per altre aziende del settore conciario, in virtù dei prezzi vantaggiosi che possiamo garantire sui ricambi. In questo modo il cliente è fidelizzato, in quanto dispone di una garanzia completa a 360°, anche sugli impianti completi, che con il tempo possono essere ampliati o sostituiti da modelli più tecnologici. Da qui la decisione, proprio degli ultimi mesi, di potenziare il nostro Service, da sempre uno dei punti forti dell’azienda, che ha portato all’interno, l’allestimento di un’area estesa su 1.000 mq. L’assistenza esterna ai clienti viene garantita in Italia e nei mercati internazionali da nostri tecnici e nostri collaboratori”.

Che cosa prevedete nel 2022 per SPRAYTECH? “Riteniamo possa essere un importante periodo di rilancio, in cui presenteremo numerose novità, è una nostra consuetudine farlo tutti gli anni. Tuttavia preferiamo non anticipare di cosa si tratta, gli annunci verranno fatti in occasione delle fiere internazionali e altri grandi eventi, sicuramente qualcosa di importante sarà presentato al Salone Tanning Tech, in programma a Milano nel mese di settembre. Prevediamo un’integrazione migliorativa a livello tecnico, mentre i prodotti nuovi comprenderanno realtà diverse e rivoluzionarie, soprattutto nell’ambito della rifinizione delle pelli. Il tutto rispettando pienamente le normative legate al “green”, una strada che noi stiamo percorrendo da anni, quindi non la riteniamo più una novità ma continuare in una una strada già tracciata”.

Potete darci in esclusiva qualche anticipazione? “Possiamo solo dire che il nuovo anno sarà caratterizzato dalla presentazione di nuovi brevetti: a fine anno dovrebbero essere a quota 7, di cui 3 già depositati e altri 4 per i quali stiamo procedendo con l’iter previsto. Si tratta per buona parte di nuove macchine o sistemi riguardanti la rifinizione per conceria, tuttavia alcuni prodotti collegati alla verniciatura potranno essere utilizzati contemporaneamente in altri comparti industriali. Fermo restando che il nostro settore di competenza è quasi esclusivamente quello conciario”.

In questo periodo, a due anni dall’inizio dell’allarme sanitario in tutto il mondo, quali richieste vi arrivano dal mercato? “Sono sostanzialmente molto esigenti, ma per noi questo non rappresenta una novità, visto che a livello nazionale ed in parte europeo, serviamo tutti i maggiori clienti e i marchi dell’alta qualità, che hanno come obiettivo migliorare sempre e presentare cose nuove. Vista la vicinanza siamo molto integrati nel distretto di Arzignano, lavoriamo bene nell’area di Solofra, mentre quella della Toscana rimane un’area un po’ chiusa, anche se a breve consegneremo alcune macchine”.

Come è iniziato il 2022 dal punto di vista commerciale? “Sicuramente bene, sono arrivate un po’ di commesse, ordini che avevamo già iniziato a trattare nei mesi precedenti, poi alla fine dello scorso anno si è registrato un rallentamento. Per quanto riguarda l’Italia abbiamo chiuso lo scorso anno con un bilancio abbastanza positivo: il nostro Paese rappresenta da sempre la quota maggiore riferita al fatturato, pari a circa il 70%, mentre il rimanente 30% è la quota export, dove peraltro riteniamo ci siano maggiori margini di crescita. All’estero possiamo dire che in generale sta ripartendo il mercato asiatico, dove abbiamo alcune trattative avviate: il nostro responsabile area, Cristiano Dalla Valle, che conosce bene il cinese, ha già effettuato alcune trasferte, ulteriori aperture, con più facilità nei viaggi, sono previste una volta concluse le Olimpiadi invernali. In Sudamerica siamo poco presenti, ma stiamo investendo e potremo vedere presto i frutti del lavoro. Segnali di ripresa importanti arrivano dall’Europa, che è l’area dove avevamo investito maggiormente nel periodo pre-Covid, quindi ci attendiamo dati confortanti”.

L’aumento del costo delle materie prime rischia di essere una zavorra per la ripresa economica? “Probabilmente sì, perchè qui non si tratta solo dell’acciaio raddoppiato ma anche dei costi dell’energia triplicati, con il rischio di ulteriori rialzi: ci spaventa soprattutto perchè non sappiamo per quanto continuerà e dove andremo a finire. Con questi aumenti incontrollati risulta difficile procedere con le consegne: rispetto a un macchinario venduto 6/7 mesi fa, farlo adesso allo stesso prezzo significa non arrivare neanche al pareggio, in questo modo le aziende rischiano di finire al tappeto. Difficile giustificare l’aumento dei materiali ai clienti, che peraltro, lavorando nel settore, si rendono contro della situazione: ormai dall’estate scorsa in poi è necessario ritoccare i listini ogni 15 giorni”.
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SPRAYTECH Gambellara