TECNOGI Green company

TecnogiMaterie prime rinnovabili, plastica riciclata, tecnologia Hot Melt a zero emissioni di solventi, 400 kW di pannelli solari. Sono le principali premesse con cui Tecnogi, impresa leader nella produzione di materiali per puntali, contrafforti e rinforzi destinati al settore calzaturiero, si presenta al cliente. Negli anni l’azienda di Borgolavezzaro ha conosciuto una continua espansione, con una significativa presenza di mercato in oltre 70 paesi nei cinque continenti e la costituzione di diverse società controllate o collegate (Tecnogi Jasmine, Tecnogi Plast, Tecnogi India e Sipol), al fine di integrare a monte o a valle il proprio core business.

Alla scorsa edizione di Lineapelle Tecnogi ha affermato il suo impegno verso la sostenibilità: l’amministratore delegato Gianni Zanetti testimonia la capacità da sempre dimostrata, ma finora mai pubblicizzata, di agire in direzione di un’economia eco-friendly, investendo nel campo delle energie rinnovabili e producendo prodotti a basso impatto ambientale.

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Gianni Zanetti, amministratore delegato di Tecnogi, presso lo stand dell’azienda all’ultima edizione di Lineapelle

Gianni Zanetti, perché Tecnogi può essere definita una “green company”?
Il rispetto dell’ecosistema è ormai un valore etico e un obiettivo strategico comune alla maggior parte delle aziende, ciò nonostante calare la propria politica ambientale nella dimensione pratica rappresenta un passo importante che richiede un contenuto denso di conoscenze. Da oltre quindici anni Tecnogi ha posto la sua attenzione alla salvaguardia dell’ambiente orientando la priorità strategica verso la produzione di materiali ecocompatibili. Passare a sistemi di produzione più verdi è una sfida che idealmente coinvolge tutti, nessuno è contrario a un mondo meno inquinato. Tuttavia quando si parla di prodotti realizzati con materiali di recupero, la deriva è pensare che abbiano una valenza qualitativa inferiore rispetto a quelli creati con materia vergine e che quindi debbano costare tendenzialmente meno. Il vero concetto di green, invece, non deve mettere in difficoltà le aziende, ma consentire a coloro che investono in questo settore di avere un ritorno economico. Ogni azienda elabora la propria strategia verde in funzione delle sue conoscenze, convinzioni, obiettivi. Noi abbiamo scelto la filosofia “no waste”: recuperiamo lo scarto nel ciclo produttivo trasformandolo in materia prima. Il contenuto forte risiede nella capacità di convertire il progetto verde in un’economia circolare in grado di combinare ecologia e profitto: se riesco a produrre i miei beni a zero waste, in quanto l’intero scarto viene reimmesso nel processo di produzione, non solo annullo gli impatti ambientali, ma determino un’economia virtuosa anche per la mia azienda.

Quali sono le caratteristiche dei prodotti Tecnogi?
Siamo stati i precursori del recupero di materiali di scarto prodotti dal nostro ciclo di lavorazione e da quello di clienti selezionati. Una decina di anni fa abbiamo investito un milione di euro per apportare un’innovativa modifica alla nostra prima linea di coestrusione che consentisse l’utilizzo di materiali riciclati. Abbiamo quindi creato nuovi articoli contenenti una percentuale di materiali di recupero variabile dal 50 al 100% che sono stati distribuiti sul mercato allo stesso prezzo dei tradizionali prodotti realizzati con materie prime vergini, avendo le stesse performance meccaniche e le medesime caratteristiche applicative. Questo è per me motivo d’orgoglio, quello che ci ha permesso un salto qualitativo e di profitto.

Perché avete scelto la tecnologia Hot Melt?
Lo sviluppo della tecnologia Hot Melt ha permesso di produrre all’interno dell’azienda adesivi termofusibili privi di solventi particolarmente idonei al nostro sistema di lavorazione, eliminando totalmente le emissioni nocive nell’atmosfera.

Quali sono le vostre sfide per il futuro?
Il laboratorio rappresenta il primo passo nella costruzione della missione aziendale. La nostra attività di ricerca e sviluppo ha come obiettivo il perfezionamento di prodotti dotati di caratteristiche e contenuti fortemente innovativi. La vera sfida per il futuro è la formulazione e sperimentazione di nuove linee di prodotti ecocompatibili, completamente riciclabili, utilizzando materie prime da fonti rinnovabili. Così è nato Biorel, un materiale termoplastico per contrafforti ottenuto trasformando polimeri da fonti rinnovabili, nelle cui catene sono stati inseriti amidi naturali per permetterne la completa biodegradabilità. Biorel è certificato come biodegradabile e compostabile dall’istituto OWS di Gent, in Belgio, perché risponde pienamente ai requisiti definiti dalle norme internazionali EN13432 e ASTM D 6400. Dopo 60 giorni di permanenza in humus corrispondente a quello presente in discarica, la perdita in peso di Biorel è dell’87% circa.

L’installazione di pannelli fotovoltaici rientra nei vostri investimenti per uno sviluppo sostenibile?
Siamo precursori anche nella produzione di energia pulita, attraverso la quale ribadiamo la nostra attenzione all’ambiente. Un impianto fotovoltaico a pannelli solari della potenza di 400 kW è operativo dal mese di giungo 2011 e soddisfa circa il 25% del nostro fabbisogno energetico. www.tecnogi.com