ZAITEX e LEATHER KEM L’unione fa la forza

Avere un obiettivo comune, collaborare e maturare consapevolezza del proprio ruolo sul mercato sono concetti chiave intorno ai quali Zaitex e Leather Kem hanno improntato la loro collaborazione per creare una vera alleanza di impresa.

Creare una rete d’impresa oggi è una strategia fondamentale per poter affrontare un mercato sempre più competitivo: non consente solo di aumentare il volume d’affari ma soprattutto di ottenere risultati che creano valore, approdando sul mercato con una forza maggiore e una capacità di offerta più competitiva. ZAITEX, azienda specializzata da 48 anni nella ricerca e sviluppo per la tintura tessile e del cuoio, oltre che applicazioni coloristiche per inchiostri, vernici e rivestimenti, insieme con Leather Kem, nota sul mercato per la sua chimica performante applicata allo sviluppo di effetti moda su pellami conciati al vegetale e al cromo, dopo tre anni di stretta collaborazione, danno il via ai lavori di costruzione di una nuova sede come ci spiegano i rappresentanti delle aziende coinvolte in questa intervista a tre voci: Alessandro Ciampalini, tecnico commerciale e resp. dell’area toscana, Alessandro Marengo, resp. Marketing di ZAITEX e Federico Giglioli, titolare di Leather Kem.
Come è iniziata la vostra collaborazione e cosa vi ha spinto a unire le vostre competenze?
“La nostra collaborazione è nata inizialmente per “necessità”. Da una parte mancava una esperienza diretta sui coloranti mentre dall’altra vi era l’esigenza di rafforzare il dipartimento R&D per la realizzazione di nuovi prodotti finiti. Da qui è nata la nostra decisione di fonderci, non tanto per compensare le nostre mancanze ma per esprimere al massimo le nostre caratteristiche e il nostro potenziale. In questi primi tre anni di stretto contatto, uno dei risultati fondamentali che abbiamo raggiunto è stato creare un gruppo di lavoro coeso e forte, capace di gestire in maniera eccellente l’evoluzione delle nostre aziende. Grazie a questa partnership, abbiamo già immesso sul mercato proposte innovative sia dal punto di vista tecnico, sia applicativo. Il nostro è un gruppo coeso che lavora in sinergia: ciò andrà a beneficio dei nostri clienti, sia a livello di assistenza che di qualità. Spesso dai nostri clienti arrivano richieste che possano essere anche molto difficili a livello tecnico, per non parlare delle tempistiche sempre molto ristrette. Questa alleanza nasce proprio per mettere in condizione anche i nostri clienti di rispondere in maniera veloce ai loro clienti”.
Come è stata accolta la vostra fusione?
“Sarebbe necessario fare un’ampia analisi ma dire solo che è stata accolta bene è troppo riduttivo. Se osserviamo il primo semestre di quest’anno, nonostante tutto ciò che sta accadendo, entrambe le aziende sono in crescita, sia per fatturato sia per numero di clienti. Questo ci dà riprova che il nostro approccio è quello giusto”.
Facciamo uno step back: quando e come nasce la Zaitex?
“ZAITEX nasce nel 1974. A breve festeggeremo 50 anni. All’epoca, nel Triveneto, il mercato tessile era in grande sviluppo. Il fondatore, Lino Rossi, che oggi ha lasciato le redini al figlio Marco Paolo, iniziò come agente rappresentante per alcune tra le più importanti aziende produttrici di coloranti tedesche. L’azienda partì con un organico sotto le venti persone, negli ultimi anni, invece, ha registrato un vero boom. I motivi sono molteplici: necessità organizzative, fusioni e allargamento del mercato. Prima si distribuivano coloranti prevalentemente per il tessile, dopo è subentrato il cuoio e, con le fusioni, altri settori. Quindi oggi l’azienda conta 70 dipendenti e un fatturato che riflette questa crescita, anche a livello internazionale con numerose rappresentanze estere. Chiudendo il giro, e tornando un attimo in Italia, possiamo dire che, nel tempo, molti clienti hanno esternalizzato la produzione all’estero; ciononostante l’azienda ha fatto di tutto per garantire fornitura di prodotti e supporto tecnico per la produzione, strutturando le funzioni di approvvigionamento, logistica, CQ e certificazione di prodotto, in modo da rispettare tutte le normative europee ed extra CEE in merito alla distribuzione di coloranti e ausiliari certificati. Ma in Italia c’è anche chi è rimasto o chi sta tornando. Grazie anche a questa fusione noi siamo pronti a diventare il punto di riferimento per i nuovi clienti e sviluppare ancor di più il business nazionale”.
Leather Kem invece?
“La nostra è un’azienda molto giovane nonostante nasca da una esperienza comunque trentennale. Visto il continuo interesse e propensione dei competitor verso l’estero, Leather Kem ha creduto nelle potenzialità dell’Italia, consolidandosi fortemente sul mercato nazionale. Questo ci ha permesso di crescere in un momento dove la situazione non è delle migliori. Il nostro business ha come focus il vegetale ma abbiamo al nostro interno un reparto tecnico altamente specializzato che sviluppa anche la parte del cromo. Da sempre puntiamo all’innovazione, immettendo sul mercato prodotti e articoli dal contenuto avanguardistico e altamente qualitativo, differenziandoci così dalla concorrenza. I nostri clienti da noi non si aspettano unicamente la vendita di un prodotto chimico, ma si aspettano, attraverso quest’ultima, un servizio di assistenza tecnica impeccabile, innovazione continua nella ricerca e la realizzazione di prodotti ad altissima tecnologia. E questo è la nostra chiave di successo oggi. Due anni fa abbiamo partecipato ad un bando finanziato dalla Comunità Europea dove siamo arrivati quinti per innovazione. Siamo una delle poche aziende che investono e sviluppano processi in grado di elevare la biodegradabilità del pellame a livelli sopra la media. Inoltre, sempre con uno sguardo attento al futuro e alle tematiche ambientali, stiamo sviluppando processi che migliorano nettamente il consumo di acqua”.
Questo approccio vi sta premiando?
“Certo. Chi si rivolge a noi non compra per il prezzo, vuole acquistare prodotti che facciano la differenza. Questo è un ulteriore motivo per cui la collaborazione con ZAITEX è importante. Oggigiorno infatti non è più sufficiente essere un’azienda reattiva, è assodato che i clienti abbiano necessità di risposte immediate; bisogna essere proattivi, cioè riuscire ad anticipare le richieste del cliente ed essere al contempo dei trend setter dal punto di vista tecnico”.
Dove sarà ubicato il nuovo sito?
“A Castelfranco di Sotto. La nuova sede sarà più grande e avrà un magazzino di oltre mille metri quadri nel quale ci dedicheremo molto alla ricerca e alla creazione di nuovi processi. Le location dove siamo ora non verranno abbandonate, anzi al loro interno prenderanno posto alcuni nuovi macchinari che ci permetteranno di sviluppare processi di riconcia e tintura innovativi. Un progetto molto ambizioso che ha bisogno di tempo ma sul quale concentreremo le nostre energie. Insieme. È inutile girarci intorno, la parola chiave per i prossimi tre anni sarà il miglioramento della qualità dei reflui di scarico”.
Che prospettiva temporale avete per la messa in opera definitiva?
“Speriamo di poter offrire al mercato i primi prodotti già dal prossimo anno. Siamo in una fase abbastanza avanzata. Non appena arriverà il primo macchinario il progetto prenderà il volo”.
Qual è il vostro sogno comune?
“In principio sarà un reparto dove lavoreranno unicamente tecnici focalizzati sul progetto e, in un secondo momento, verraà proposta la nuova tecnologia alle aziende di settore. Ora ci stiamo concentrando sulla prima fase di ricerca e poi ci occuperemo delle prime stime industriali”.
Ricerca e sviluppo necessitano di grandi investimenti, sia economici che temporali…
“Esatto. Dietro a ogni nuovo prodotto c’è un enorme lavoro che coinvolge almeno tre o quattro funzioni aziendali, tra cui i laboratori, che sono essenziali. Per fare un esempio concreto, il progetto che ci è stato finanziato dalla Comunità Europea, è nato da un’idea partita ben sei anni fa: anni di ricerca, di test e lavoro a tutto tondo, fino ad arrivare al momento in cui è partita la commercializzazione nel 2021. Un enorme sforzo, sia in termini di risorse umane che tecnologiche. Per realizzare idee concrete ci vuole tempo ed è necessario preventivare progetti a corto, a medio e lungo termine, in continuo rinnovamento. Noi non vendiamo chiacchiere, noi vediamo i risultati. Una grande chance”.

www.zaitex.comwww.leatherkem.it

Focus Simac Tanning Tech

‘Piuma’ ha come caratteristica principale, oltre alla morbidezza, quella di avere ha un peso specifico molto più basso rispetto ad altri prodotti. Il processo per la realizzazione di articoli ‘Piuma’ può essere applicato sia a pellami conciati con sali di cromo, ma soprattutto su pellami conciati con estratti naturali vegetali, ottenendo uguali caratteristiche di leggerezza e morbidezza. I pellami processati con queste formulazioni, su spessori finali di 1,2 – 1,3 mm, si caratterizzano per un peso specifico che varia, a seconda del tipo di pelle, dai 650 ai 700 grammi per metro quadrato. Leggerezza, sofficità, tatto caldo, setoso e colori brillanti, sono le caratteristiche principali conferite alle pelli pieno Fiore, cosa che si accentua notevolmente nel caso di realizzazione di articoli Nabuk. Questa stessa tecnologia è applicabile anche su pellami Metal Free, ovvero pellami esenti da metalli pesanti, permettendo di mantenere invariate le caratteristiche del processo anche su pellami con concetti di produzioni più innovativi.