Nel mondo dell’industria calzaturiera italiana, poche realtà possono vantare una storia di successo come quella della DAMI.
L’eccellenza italiana si esprime nella produzione di calzature di altissima qualità, caratterizzate dall’innovazione, dal design e dalla sostenibilità. Fondata nel lontano 1968, DAMI ha saputo adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato, mantenendo sempre fede ai suoi principi fondamentali di qualità, affidabilità e attenzione al cliente. Ma la DAMI non si ferma mai: l’innovazione è l’obiettivo primario dell’azienda, che ricerca costantemente materiali sostenibili ed eco-compatibili per garantire prodotti di altissima qualità. La creatività della DLAB, la creative house dell’azienda, si esprime nella sperimentazione di materiali e modelli di test che caratterizzano la sostenibilità, il design e la funzionalità delle suole. Grazie alle stampanti 3D di ultima generazione, l’azienda marchigiana personalizza i fondi e produce on demand qualsiasi forma, taglia e colore di suola, dando libero sfogo alla creatività degli uffici stile. La prototipazione tradizionale viene semplificata e i tempi vengono ridotti in maniera significativa. L’innovazione organizzativa e tecnologica si uniscono al design per creare prodotti di qualità senza pari. Oltre all’innovazione tecnologica, l’azienda ha introdotto anche la metodologia Lean nel processo produttivo e ha migliorato l’organizzazione aziendale, coinvolgendo le persone e migliorando il clima interno. L’obiettivo è quello di creare un’impresa sempre più sostenibile, dove l’attenzione all’ambiente e al benessere delle persone sia al centro di ogni decisione. Come ci racconta il suo Amministratore, Elisabetta Pieragostini, la DAMI è pronta a camminare verso il futuro, affrontando con entusiasmo le nuove sfide che il mercato offre.
Con quali novità vi siete presentati a Lineapelle quest’anno?
“Il 2024 si profila come l’anno dell’intelligenza artificiale e del colore, in linea con le tendenze di mercato. La ricerca e lo sviluppo hanno portato alla creazione di prodotti innovativi, realizzati con l’utilizzo delle stampanti 3D e l’intelligenza artificiale. Il risultato è un mix di tecnologia, creatività e colore, che caratterizza la nuova collezione primavera estate 2024 dell’azienda. In questo modo continuiamo a guardare al futuro, pronti ad affrontare nuove sfide e a cogliere le opportunità che il mercato offre, senza mai perdere di vista la qualità e l’attenzione al cliente”.
Quali materiali utilizzate nelle stampanti 3D?
“Attualmente si utilizzano principalmente il TPU e il PA, una poliammide che a contatto con la pelle. Grazie a questi materiali, l’azienda ha realizzato una vasta gamma di prodotti, tra cui bracciali, orecchini, ciondoli per collane, tessuti, inserti, borse e lampade. La costante ricerca di nuove tipologie di materiali o materiali sempre più performanti, inclusi quelli green e bio, è un altro focus dell’azienda. Tra le novità presentate quest’anno, spiccano i materiali green, come il Bloom, un materiale con una maggiore concentrazione di alga, e un materiale certificato LCA con il 50% di canna da zucchero. L’attenzione alla sostenibilità si coniuga con la ricerca di nuovi materiali per dare un rinnovato impulso alla produzione. Per quanto riguarda la collezione, l’innovazione del 2022 ha visto DAMI investire in macchinari tradizionali tricolori, per rispondere alla crescente richiesta di suole in tricolore da parte dei clienti. La collezione si è quindi focalizzata su questa tendenza, presentando, accanto al classico, sandali, mocassini, ma anche una novità assoluta per la nostra azienda: le ciabatte”.
Quale è stata la motivazione che ha spinto DAMI a realizzare per la prima volta una ciabatta? È stata principalmente una risposta alla crescente richiesta di mercato o un investimento strategico dell’azienda?
“L’anno precedente abbiamo collaborato con alcuni brand per la realizzazione di ciabatte, prendendo spunto dalle tendenze di mercato. Questo ha portato l’azienda a decidere di realizzare per la prima volta una ciabatta tutta in Eva, con la possibilità di personalizzare la fascia superiore. Infatti, offriamo la possibilità di scegliere tra diverse opzioni per la fascia, tra cui il TPU, che può essere personalizzato a piacimento. L’obiettivo è quello di offrire un prodotto finito di alta qualità, che risponda alle esigenze dei clienti e mantenga sempre al centro l’innovazione e la sostenibilità”.
Secondo te, quale sarà il futuro della sostenibilità? È possibile arrivare a produrre materiali 100% bio?
“La sostenibilità è un tema molto importante e attuale, che suscita grande curiosità e richiesta di materiali sempre più ecologici e certificati. Anche se al momento siamo ancora lontani, penso che in futuro ci muoveremo sempre di più in questa direzione, poiché le aziende più attente sanno che la sostenibilità è un percorso che coinvolge l’organizzazione dell’azienda e la produzione dei propri prodotti. Come DAMI, ci stiamo impegnando molto sulla sostenibilità a può essere utilizzata anche 360 gradi, prendendo certificazioni, utilizzando materiali eco-compatibili e realizzando un bilancio di sostenibilità. L’obiettivo per quest’anno è diventare carbon footprint, poiché produciamo materiali plastici e vogliamo restituire qualcosa all’ambiente. Questo impegno ci porterà verso un futuro sempre più green e sostenibile, sia a livello di prodotto che di organizzazione. Credo che ogni azienda debba intraprendere questo percorso per aiutare l’ambiente e le generazioni future, poiché la sostenibilità è fondamentale per il nostro pianeta. Anche se il percorso è ancora lungo, sono sicura che con il tempo arriveremo a produrre materiali 100% bio e a garantire un futuro più sostenibile per tutti”
Quando siete diventati Società Benefit?
“A dicembre 2022, DAMI ha redatto il bilancio di sostenibilità del 2021 e si è certificata secondo la ISO 56.002. Questa norma è una guida internazionale per l’innovazione, che definisce le linee guida per l’implementazione di un sistema di gestione dell’innovazione in un’organizzazione, fornendo un quadro di riferimento per gestire l’innovazione in modo efficace, aiutando le aziende a identificare le opportunità di innovazione, a sviluppare nuove idee e a implementare soluzioni innovative. Oggi siamo 171 ma l’obiettivo è di raggiungere entro il 2026 almeno 800 aziende certificate, poiché è importante eliminare le differenziazioni di genere, soprattutto in un settore come il nostro, tradizionalmente dominato dagli uomini. Questo è il percorso che DAMI sta seguendo, impegnandosi costantemente sulla sostenibilità e sulla parità di genere per garantire un futuro migliore per l’azienda e per tutta la società”.

Elisabetta Pieragostini