Leader nel settore dell’utilizzo della carta per la rifinizione delle pelli, Sintex punta sulla ricerca e sviluppo per migliorare continuamente il risultato del prodotto
In attesa che altri progetti importanti nel cassetto prendano forma definitiva e superino i collaudi, il sistema Sintleather 2.0 rimane l’asso nella manica di Sintex, azienda vicentina che produce impianti destinati alla nobilitazione dei pellami mediante tecnologie sofisticate forti di un know-how maturato nel campo del tessile.
Fondata a Brendola nel 1996 dalla famiglia Griffante, Sintex si è sempre focalizzata sulla fornitura di macchine speciali per la resinatura, l’impregnazione e l’accoppiatura di tessuti e prodotti tessili, e sulla spalmatura su carta release per Pvc e Pu. Negli anni, l’azienda ha ampliato il proprio campo di produzione verso nuovi sistemi di rifinizione della pelle, stimolata anche dalla vicinanza al polo conciario di Arzignano. L’attenzione da sempre dedicata alla ricerca e sviluppo ha portato l’azienda a offrire soluzioni su misura, innovative e tecnologicamente all’avanguardia nel settore della nobilitazione delle pelli utilizzando la carta transfer, un prodotto appositamente studiato per trasferire stampe colorate su capi di abbigliamento e accessori. Nata nel 2016, Sintleather 2.0 è un macchinario di ultima generazione che combina la tradizionale tecnologia a spruzzo con la spalmatura transfer su carta release (siliconata) per poter mettere a punto un processo di nobilitazione della pelle pieno fiore e delle croste. Tale sistema rivoluzionario garantisce l’upgrade dei pellami di bassa qualità attraverso un metodo di lavorazione che determina un vero e proprio processo di recupero del materiale, mantenendone le caratteristiche di morbidezza e naturalezza. La macchina è stata via via perfezionata e si contraddistingue per le peculiarità uniche di performance e costi, sinonimi di alta produttività e competitività. Garantisce inoltre la facilità nell’utilizzo, in quanto è possibile aggiungere ulteriori roller coater per ogni esigenza, senza problemi di sincronismo o manovrabilità. È sufficiente un breve training per iniziare a produrre immediatamente in maniera autonoma.
La sfida maggiore è far comprendere al potenziale cliente i vantaggi di questo particolare sistema di rifinizione con carta, anche se a oggi il numero di impianti Sintleather 2.0 attivi sono in continua crescita, a dimostrazione di una collaborazione sempre più forte tra l’azienda e i partner. Si consideri che con il metodo tradizionale di rifinizione, lo spessore dello strato di rivestimento applicato sulla superficie della pelle per conferirle colore, aspetto e proprietà desiderate è in media di 22/23 micron. La tecnologia Sintleather 2.0 è in grado di rispettare i tratti naturali del pieno fiore utilizzando uno spessore di prodotto chimico che si aggira intorno ai 25 micron, pertanto assolutamente confrontabile con il precedente, ma soprattutto di gran lunga meno invasivo rispetto al sistema con carta tradizionale, che con i suoi 80 micron di spessore è destinata ad alterare completamente la pelle nascondendone la struttura fibrosa. Con Sintleather 2.0, infine, è sufficiente un solo passaggio di lavorazione a una velocità di 5/10 metri al minuto. Naturalmente è prevista la possibilità di utilizzare carte differenti (semplice e intuitivo è il cambio rotolo) con caratteristiche diverse di grammatura, disegno o scivolamento. Un prodotto in cui credere, insomma, con un enorme potenziale di sviluppo e crescita.

La Sintex di Brendola, in provincia di Vicenza

Il titolare Giuliano Griffante (a destra) con il responsabile commerciale Alessandro Pizzeghello

La sofisticata e collaudata linea di produzione per la rifinizione della pelle Gidue 2.0
