Alpe Spa propone i modelli top della gamma

In fiera a Milano la società di Arzignano (Vicenza), tra i marchi leader in Italia e nel mondo nella costruzione di macchine per concerie, ha esposto i macchinari più richiesti, tra cui la nuova spaccatrice Predator e la rasatrice Matrix

“Per l’edizione 2024 del Simac Tanning Tech abbiamo esposto i modelli top della nostra gamma, tra cui la nuova spaccatrice Predator e la rasatrice Matrix, che hanno registrato notevole interesse e ammirazione”. Con queste parole Chiara Peloso, titolare di Alpe Spa, l’industria di Arzignano (Vicenza) tra i marchi leader in Italia e nel mondo nella costruzione di macchine per concerie, ci ha accolto nel suo stand, molto frequentato in tutti e tre i giorni della rassegna ospitata in Fiera al Milano. Un appuntamento importante per il gruppo vicentino, con sede centrale in uno dei distretti della pelle principali a livello globale, che negli ultimi anni ha fatto registrato un deciso salto di qualità a livello di competitività e di fatturato. Quasi mezzo secolo di storia e una bella storia imprenditoriale e familiare giunta alla terza generazione, ne fanno una realtà ancora in forte sviluppo e con diversi obiettivi da raggiungere in futuro. Tra le varie anime del gruppo, Alpe è il marchio storico, Officine Meccaniche Alpe si occupa della produzione delle nuove rasatrici e del ricondizionamento delle macchine usate di quasi tutti i tipi, mentre Alpe Spak è il comparto riservato solo alle spaccatrici. “La nuova spaccatrice Predator in continuo – ha precisato la signora Peloso – è una macchina progettata e realizzata per spaccatura in trippa, ma ora disponibile anche in versione wet-blue. Il nuovo concetto rivoluzionario, che è già stato brevettato, nasce dall’esigenza di risolvere la mancanza di operatori specializzati e per tutelare ulteriormente gli addetti, garantendo loro una maggior sicurezza sul luogo di lavoro. È stato mantenuto il sistema del rullo snodato che agisce sul rullo in gomma e sul trasporto superiore, il tutto avvolto da appositi manicotti a cinghia. L’introduzione dei nastri in questo nuovo sistema ha anche eliminato il problema della marcatura sulle pelli causata normalmente da rulli di trasporto più o meno aggressivi, e dell’abbassamento di spessore causato dai vari rifili che bloccavano il rullo snodato. Può lavorare on-line con il supporto del macchinario “thru-feed fleshing” raggiungendo un’alta capacità di produzione continua, dalle 400 alle 480 pelli all’ora, con solo un supervisore e senza operatori. Il sistema è personalizzabile in base alle esigenze del cliente”.
“Un’altra nostra eccellenza è rappresentata dalla rasatrice Matrix – continua – a me piace definirla il “porto di sicuro dei clienti”, in quanto rappresentauna macchina affidabile e molto robusta, che garantisce aggiornamenti dei programmi per adattarsi alle necessità dei clienti che devono fare i conti con pelli in arrivo da ogni parte del mondo, quindi con caratteristiche diverse tra loro. Attualmente la rasatrice Matrix non è coperta da brevetto, ma potremmo arrivarci tra qualche tempo, visto che sono allo studio cambiamenti significativi e ulteriori sviluppi, tra cui un sistema di auto-solving. I nostri tecnici impegnati con i software sono sempre in aggiornamento rispetto alle nostre tecnologie già sofisticate. La programmazione con la garanzia di fornire più opzioni possibili è da sempre una nostra priorità per essere vicini ai clienti: il nostro punto forte è che non ci fermiamo mai, cerchiamo sempre di trovare una soluzione ad ogni richiesta o suggerimento”.
Grande attenzione infine riguarda la sostenibilità ambientale che Alpe Group ha sempre ricercato. “Già riducendo ulteriormente i tempi di lavoro – conclude la titolare Chiara Peloso – abbiamo fatto un altro passo importante sotto il profilo green, nel cui ambito riusciamo sempre di gran lunga ad anticipare le normative in materia, peraltro sempre più stringenti. Inoltre vantiamo una serie di opzioni che ci aiutano in questa direzione, ad esempio la rasatrice è provvista del “green label”, un dispositivo per il controllo dei consumi. Peraltro noi non produciamo macchinari inquinanti, stiamo parlando soprattutto di meccanica ed elettronica”.

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