Luca Bertin, Ottogalli
Sviluppo sostenibile: da anni, Ottogalli investe in innovazioni in grado di garantire performance di prim’ordine, sia dal punto di vista della produttività che del rispetto per l’ambiente.
Dalla provincia padovana al mercato internazionale: la storia della Ottogalli, azienda con sede ad Albignasego (Pd), è esemplare per quanto riguarda la capacità di un prodotto altamente specializzato di varcare i confini nazionali in virtù della sua intrinseca bontà. Da anni infatti Ottogalli esporta in Europa e nel resto del mondo macchine ad iniezione per il settore calzaturiero, per la realizzazione di stivali, suole e sandali; macchinari progettati, costruiti, assemblati e collaudati interamente in Italia, nello stabilimento di circa 3000 mq dove ha sede l’azienda. Alla storica produzione di macchine per calzaturifici Ottogalli ha affiancato, nel corso degli anni, macchine speciali per la realizzazione di articoli tecnici e logistici, che attualmente esporta in tutto il territorio europeo.
La nuova frontiera, ci spiega il direttore vendite di Ottogalli Luca Bertin, è l’ecosostenibilità. “Siamo stati precursori della sostenibilità in questo settore, abbiamo cominciato nel 1992 presentando il primo impianto per poter riciclare le plastiche, un progetto bello ma prematuro a quel tempo, il mercato non aveva recepito. Oggi i tempi invece sono maturi, oltretutto in questi anni di impianti per il riciclo e il recupero delle plastiche ne abbiamo fatti parecchi, dislocati sia in Italia sia in Europa. È stato un modo per noi anche di diversificare la nostra attività, con questi impianti siamo infatti anche usciti dal settore calzaturiero; ne abbiamo consegnato uno a Ford, ad esempio, che serve per il riciclo delle plastiche delle pannellature per gli autocarri, che vengono riciclate e riutilizzate per realizzare altre pannellature meno in vista”.
Quello della sostenibilità del ciclo produttivo, nonché del prodotto finito, è però un discorso che riguarda da vicino il settore calzaturiero. “Stiamo continuando a sviluppare l’applicazione alle calzature dei nostri sistemi di recupero della materia plastica” conferma Bertin, “la richiesta è aumentata di molto, l’ecosostenibilità è sulla bocca di tutti. Anche perché bisogna considerare che smaltire la materia plastica è un grosso costo, le aziende vogliono capire come fare a recuperare questa materia. Ritengo che come Ottogalli siamo notevolmente avvantaggiati rispetto alla concorrenza, abbiamo molti più impianti perché nessuno si è mai spinto in questo settore quanto abbiamo fatto noi, che possiamo contare anche sul vantaggio di operare in altri settori oltre a quello calzaturiero, esperienza da cui possiamo trarre un know how molto utile”.